Cenni storici
Brevi cenni storici: Sennariolo
Caratteristico paesino agropastorale del Montiferru, a 15 chilometri da Bosa e meno di 50 da Oristano, nella Sardegna centro-occidentale.
E’ noto per produzione di pecorino, per l’apicoltura e gli oliveti, da cui derivano miele e olio di pregiata qualità.
Un borgo da vivere a ritmo lento, incastonato in un paesaggio incantevole, dove godere del verde splendente e del profumo dell’aria.
La struttura urbanistica è tipicamente agropastorale: un intreccio di vie e vicoli stretti e case basse con ampi cortili, affiancate l’un l’altra, realizzate in basalto e arenaria e abbellite in facciata da stipiti, architravi, cornici e murales. Nell’estremità nord-est del centro storico sorge la parrocchiale di Sant’Andrea apostolo, risalente al 1676. L’interno è a pietra a vista nelle strutture portanti e a unica navata, con due cappelle per lato e presbiterio, voltati a botte. Si addossa alla facciata una torre campanaria, completata nel 1867. Il patrono è celebrato il 30 novembre. A pochi chilometri dall’abitato si può ammirare il santuario di San Quirico, mentre in cima ad un rilievo panoramico si eleva la chiesa di Santa Vittoria, eretta per ringraziare la santa in seguito alla vittoria dei locali sui mori invasori.
Accanto al paese scorrono rio Mannu e rio di Marale, popolati da trote e anguille. Da annnoverare anche la Funtana ezza, antica sorgente del paese. Il nome potrebbe derivare da s’ena ‘e riu, ossia vena del fiume.
Sono presenti nel territorio alcune domus de Janas. Non mancano le tombe di Giganti e sono numerosi i nuraghi, tra cui Fromigas, Murcu, s’Ena e Tiana e soprattutto Liortinas, a guardia della confluenza di due torrenti, raro e imponente esempio di nuraghe a corridoio circolare, percorribile per due terzi della lunghezza.